Tecniche di Trading Vincente

Cos’è un doppio massimo e all’opposto cos’è un doppio minimo.

Doppio Minimo

Il doppio minimo e il doppio massimo secondo l’analisi tecnica sono delle importanti figure di inversione grafica che ci possono permettere di capire se in quel dato momento in cui si guarda ci si sta per trovare alle porte di un imminente futuro cambiamento nella tendenza in atto dei prezzi di quell’asset scambiato sul mercato.

Per dirla in breve, questi particolari pattern visualizzati che vanno nel tempo a disegnarsi sui grafici, da noi analizzati, stanno solo ad indicarci come prossima un’eventuale imminente inversione di tendenza sul mercato di uno specifico asset preso in esame. Bene, detto ciò, seguiteci con la massima attenzione perché vi spiegheremo nei dettagli come identificare queste particolari figure di inversione grafica.

Doppio Massimo

Un doppio massimo non è altro che un modello grafico di inversione ribassista. Come ci suggerisce anche il nome, i movimenti dell’attività finanziaria creano in uno specifico arco temporale un doppio massimo che in seguito da inizio al forte movimento ribassista che ne segue. Tuttavia, il concetto è ben più complesso di quanto ci possa far intendere la classificazione della figura stessa. Di seguito vi abbiamo preparato una serie di parametri da tenere presenti affinché si possa dare conferma della presenza di un doppio massimo:

  1. Tendenza precedente
  2. Massimi
  3. Livello di supporto
  4. Proiezione

Per avere un doppio massimo sui grafici, il trend che lo ha preceduto deve essere stato certamente rialzista. Dopo averlo identificato con sicurezza, è necessario a questo punto riuscire a rintracciare il primo dei due massimi. Dopo che il massimo è stato raggiunto, a distanza di poco si assiste anche all’arrivo dei venditori. Un aumento del volume di vendita in questi casi si traduce inevitabilmente anche in un calo del prezzo dell’asset. Nella fase appena descritta dovremmo quindi aspettarci anche un successivo repentino rimbalzo del prezzo dell’asset. Il volume di acquisto (acquirenti) supererà il volume di vendita (venditori), determinando un secondo massimo. Il secondo massimo così formatosi dovrebbe essere uguale al primo, ciò detto l’altezza dei due massimi rappresenterà anche il nostro livello di resistenza. Il rimbalzo dell’asset dopo il calo, diventa invece il nostro livello di supporto.

Successivamente al raggiungimento del secondo massimo, assisteremo di li a poco anche ad un nuovo calo del prezzo dell’asset. Se quest’ultimo rompe il livello di supporto, si assisterà ad un ulteriore visibile calo del valore dell’asset. Al cedimento della precedente zona di supporto, quest’ultima si tramuterà in seguito in forte zona di resistenza. Nel caso invece l’asset non dovesse rompere il precedente livello di supporto, avremo allora assistito a un doppio massimo non concretizzatosi. Come sempre le immagini rendono meglio delle parole il concetto quando si cerca di spiegare un qualcosa di nuovo, quindi abbiamo incluso in questo post una prima immagine che possa rendere bene l’idea.

La proiezione del doppio massimo può essere facilmente calcolata. La distanza tra il livello di resistenza e quello di supporto ci darà certamente un’idea del livello di proiezione. La distanza verrà poi sottratta dal livello di supporto, il che ci porterà al nostro livello di proiezione.

Doppio Minimo

Un doppio minimo è come figura grafica molto simile a un doppio massimo. Come ben ci suggerisce anche in questo caso il nome, l’attività finanziaria durante le contrattazioni crea la figura di un doppio minimo che ci condurrà all’inizio di un movimento rialzista. Anche qui abbiamo pensato bene di riportare un’immagine che dovrebbe spiegare in modo perfetto il concetto.

Utilizziamo una serie di parametri simili a quelli precedentemente utilizzati nell’immagine del grafico precedente, ma con alcune piccole modifiche apportate nel frattempo.

  1. Tendenza precedente
  2. Supporto
  3. Livello di resistenza
  4. Proiezione

Per un doppio minimo, il trend precedente deve essere certamente ribassista. Dopo averlo identificato, è necessario stabilirne il primo minimo. Dopo che il primo minimo sul grafico è stato raggiunto, dovremmo assistere all’arrivo degli acquirenti. Un aumento del volume di acquisto si traduce anche in un aumento del prezzo dell’asset. In questa fase si assiste ad un rimbalzo del prezzo dell’asset. Il volume di vendita (venditori) supera il volume di acquisto (acquirenti), determinando un secondo minimo. Il secondo minimo così formatosi dovrebbe trovarsi allo stesso livello del primo minimo e la base dei due minimi diventa il nostro livello di supporto (linea verde). Inoltre, quando l’asset rimbalza dopo il trend rialzista, questo diventa il nostro livello di resistenza (linea rossa).

Dopo il raggiungimento del secondo minimo, dovremmo assistere ad un trend rialzista del prezzo dell’asset. Se l’asset rompe il livello di resistenza, si assisterà ad un ulteriore aumento del suo valore. Successivamente alla rottura del livello, la linea di resistenza diventerà la nuova base di supporto. Se l’asset invece non riesce a rompere il livello di resistenza, assistiamo a una figura di doppio minimo che non si è concretizzata.

La proiezione del doppio minimo può essere facilmente calcolata. La distanza tra il livello di resistenza e quello di supporto ci darà un’idea di quale sarà la nostra proiezione. La distanza verrà poi aggiunta al livello di resistenza, che ci porterà al livello di proiezione.

È importante notare che il pattern grafico può darci un’idea non corretta; Pertanto, è meglio utilizzare anche altri indicatori e  l’analisi fondamentale  per avere una visione certamente migliore del mercato. È quindi necessario effettuare quante più ricerche possibili, poiché ciò aiuterà a fare trading in modo più efficace.

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