Il Trading ad alta frequenza può essere di aiuto o d’intralcio per il funzionamento dei mercati finanziari?

Trading algoritmico

Il trading ad alta frequenza, conosciuto anche come trading algoritmico, è una particolare tecnica di trading in automatico che si avvale delle istruzioni generate dal computer. Questo innovativo modo di fare trading poggia essenzialmente le sue basi sull’utilizzo di piattaforme elettroniche che consentono di aprire e gestire a seconda del momento innumerevoli posizioni su differenti mercati finanziari.

Il meccanismo di semplice comprensione fa uso in prevalenza degli algoritmi che vanno ad eseguire delle istruzioni in precedenza impartite che includono dei livelli di prezzo specifici abbinati anche ad un certo quantitativo di titoli, necessario a poter eseguire una transazione. Tutto ciò, implica che l’operazione in quel momento registrata venga poi continuamente monitorata dal sistema che ne gestisce la posizione in automatico riducendo in tal modo significativamente il rischio di portafoglio.

Il trading algoritmico viene utilizzato in larga parte dai grandi investitori istituzionali e dagli hedge fund permettendo loro di generare profitti e fornire liquidità al mercato.

Trading ad alta frequenza

Il trading ad alta frequenza è una forma di trading che genera grazie a degli algoritmi migliaia di transazioni in un arco di tempo molto breve. Le strategie di trading ad alta frequenza si integrano con sistemi che sono in grado di assumere decisioni molto rapide di investimento che poggiano sulla ricerca aprendo posizioni su informazioni ricevute elettronicamente.

Spesso le decisioni di investimento vengono regolate su informazioni elettroniche formulate in anticipo rispetto ad un singolo individuo non in grado di prendere una decisione su una nuova informazione in modo altrettanto dinamico e veloce. Come punto nodale del trading ad alta frequenza c’è l’arbitraggio informativo, che consente a un computer di elaborare le informazioni in modo più veloce di un essere umano.

Con l’avvento del trading ad alta frequenza si è modificata anche la dinamica dei mercati dei capitali, sia in positivo che in negativo. L’elevata capacità di elaborazione dei computer ha di fatto creato dei mercati sempre più veloci ed in grado di generare una volatilità significativa, soprattutto se in un dato momento un intermediario che fornisce liquidità smette all’improvviso di farlo riducendo quella che è considerata la liquidità media.

L’orizzonte temporale in cui un gestore di portafoglio manterrà le posizioni durante un programma ad alta frequenza può variare in base all’obiettivo del programma. Le posizioni assunte dagli hedge fund possono essere mantenute solo per pochi secondi, o addirittura solo per frazioni di secondo. Questo stile di trading richiede una potenza di elaborazione del server veloce e stabile e un monitoraggio costante delle prestazioni di velocità.

Rischi del trading algoritmico

Questo tipo di trading sistematico ha in passato portato gli operatori di mercato anche ad assistere ai danni provocati dall’uso eccessivo di questa particolare forma di trading questo avvenne in occasione del Flash Crash avvenuto il 6 maggio 2010 quando il Dow Jones Industrial Average subì un picco di volatilità elevata scendendo di circa 1.000 punti, in poco meno di 15 minuti circa. La causa postuma fu proprio addebitata alle grosse istituzioni finanziarie ed agli hedge fund che si erano letteralmente dileguati in quel momento dal mercato, creando così un vuoto enorme di liquidità nelle contrattazioni.

Riepilogo

Il trading algoritmico è guidato di solito dalla ricerca che poggia su formule. Gli analisti quantitativi in effetti tendono ad utilizzare programmi matematici in grado di effettuare prove retroattive su specifici titoli. I risultati rivenienti e basati su dati statistici, vengono quindi utilizzati per determinare i rendimenti più efficienti, rettificati per il rischio, ed immessi in un programma di trading sistematico. Questo tipo di trading bisogna pur dirlo ha riscosso un tale successo negli ultimi decenni ed ancor oggi suscita un notevole interesse con l’ingresso di nuovi mercati nel panorama finanziario.

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